Acquistata da Silvio Berlusconi nel 2012 per 21 milioni di euro, comprata dall’amico Marcello Dell’Utri per che l’anno prima l’aveva pagata 12 milioni.
È una villa privata e risale al 1898; è raggiungibile solo via lago o dalla Lariana, seguendo una scalinata di oltre 500 gradini. La zona è in gran parte disabitata e ancora legata a credenze popolari legate alla stregoneria. Si dice che, in questi luoghi solitari e selvaggi, le streghe si riunissero per i loro sabba. Proprietari: Famiglia Guinness
La famiglia di banchieri Amsick, nata ad Amburgo, alla fine dell’Ottocento acquistò e distrusse due setifici e tre ville a San Giovanni per costruire Villa Placida. Per questo motivo è famoso a San Giovanni il detto dialettale “l’è rua l’Asmick cunt i so can e l’ha distruct mezz San Giuan” (l’Amsick è arrivato con i suoi cani e ha distrutto mezza San Giovanni).
Complesso costruito all’interno di una grande proprietà di un antico monastero, di cui rimane solo la piccola chiesa. Costruito sulla riva del lago nella seconda metà del XVIII secolo. Proprietà privata
Costruito nel 1808 da Francesco Melzi d’Eril, amico di Napoleone che lo nominò vicepresidente della Prima Repubblica Italiana. Rimasta di proprietà della stessa famiglia, ora del conte Ludovico Gallarati Scotti, che ha aperto i giardini al pubblico negli anni Settanta. La rivalità con Sommariva, proprietario di Villa Carlotta, per il possesso delle specie botaniche più rare e belle ci permette oggi di godere di questo giardino senza pari, oggi monumento nazionale. Negli anni Trenta del XIX secolo fu il luogo di incontro di due famosi amanti: Franz Lizst (ungherese, compositore e direttore d’orchestra) e Marie d’Agoult (contessa e scrittrice francese).
Aperto nel 1873 per l’alta borghesia milanese e internazionale. Nel 1932 la struttura fu arricchita con l’inserimento del casinò Folies du Lac, poi trasferito da Benito Mussolini a Campione d’Italia. nel 1949 fu aperta al suo interno la scuola alberghiera internazionale, divenuta una delle più ambite e prestigiose. Abbandonato negli anni ’80 è stato venduto nel 2000 per 16,8 miliardi di lire, alla società immobiliare Grimit. Da qualche anno è stato consegnato il piano di recupero dell’hotel.
Qui Plinio il Giovane possedeva una villa chiamata Tragedia. L’impianto originario della villa risale al 1400. Nel 1788 passò al conte Alessandro Serbelloni, membro di una delle più nobili e ricche famiglie lombarde; l’ultima proprietaria fu Ella Walker, che alla sua morte la donò alla Fondazione Rockefeller. Oggi la villa è sede di conferenze e soggiorni di studio della Fondazione. Visite guidate solo alle 11.00 e alle 15.30 tutti i giorni tranne il lunedì € 10 per gli adulti
Costruito nel 1850 come Villa Nobiliare, dal 1870 è un rinomato hotel di lusso che ha ospitato Churchill, Roosevelt, J.F. Kennedy (pochi mesi prima del suo assassinio)