Lo so che il nome “Pidaggia” non vi dice nulla, per questo ci piace farvi scoprire questo monte, indicazioni poche, frequentazione scarsa. Ma a noi il territorio tra Menaggio e Porlezza continua ad affascinare, con questa Val Sanagra che ritorna e abbiamo nel cuore
Il monte Pidaggia è una nave solitaria in mezzo a cime ben piu’ note: “la” Grona, il Pizzo di Gino, il Galbiga cantato da Van de Sfroos. La vista spazia dal lago di Como a quello di Lugano ed ai suoi piedi quel gioiello naturalistico protetto che e’ il lago di Piano.
Partiamo passeggiando tra baite ben tenute, crotti che nella bella stagione offrono succulenti piatti (ci dovremo tornare quindi !) e se siamo fortunati possiamo incontrare cervi al pascolo.
Il sentiero incomincia a salire tra costoni rocciosi e prati gialli il panorama si apre, piu’ o meno a meta’ percorso una sosta al “Baito’ dei casciadur” una piccola baita ben tenuta dai locali cacciatori. E’ sempre aperta (per fortuna qualche volta si ha ancora fiducia nel prossimo), dove magari avremo modo di farci un caffe’ (lo porto io !!). Ora si sale di nuovo, la croce che e’ la nostra meta e’ ben visibile. Grandi uccelli ci volano intorno probabilmente aquile che nidificano sui monti piu’ alti. La vista e’ davvero particolare siamo piu’ bassi di alcune cime circostanti ma la prospettiva e’ davvero molto ampia.
Ok ragazzi, ci mangiamo un panino e incominciamo a scendere, se avremo tempo facciamo poi due passi nelle frazioni che sono una piu’ bella dell’altra. E anche questo monte ve lo abbiamo fatto scoprire !!!
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